












































































L’unico F12 che riesce ad essere figo ed originale anche senza le palpebre sull’anteriore che son passate di moda nel 2009. Un progetto al limite dei limiti, ma che grazie a qualche truciolo, staffe e bulloni è riuscito a superarli. Ad Henry avanzava un po’ di carta adesiva bianca (forse fin troppa), a Mattia un bel po’ di grinta e i 1640 metri di asfalto di Varano erano perfetti per unire le due cose. Vedere il Phantom sfrecciare era un successone per tutti, quanto una super ansia: durante i test, non c’è stato tempo per trovare un accordo o un piano B nel caso il motorino avesse smesso di funzionare in pista, lasciando Mattia in balia dell’inerzia, fino a trovare un punto dove appoggiarsi. È andata bene, benissimo.